Banche, costi troppo elevati per carte di credito e debito

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12 novembre 2012 di Stefano Melia


CARTA TROPPO COSTOSA – “Al momento, l’utilizzo delle carte di credito o di debito è gravato da costi elevati a beneficio delle banche e dei gestori dei circuiti, a carico sia dell’acquirente, sia di chi vende il bene o servizio”. A rilevarlo il libro bianco su “Credito e burocrazia: il gattopardo delle imprese”, presentato al Forum dei giovani imprenditori di Confcommercio, a Venezia.

IL NUOVO DECRETO – Dal primo gennaio del 2014, con il decreto Crescita del governo, tutti i soggetti che effettuano la vendita di prodotti e servizi sono tenuti ad accettare anche pagamenti con carte di credito o di debito. In Italia il numero di transazioni effettuate con carte di pagamento e di prelievo ammonta, nel 2011, ad oltre 2,52 miliardi per un importo complessivo di quasi 280 miliardi.

GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE – Il costo che migra verso il sistema bancario e finanziario solo per la gestione delle carte è stimato nell’ordine di oltre 2,4 miliardi di euro di cui poco più di un miliardo provenienti dalle famiglie e 1,41 miliardi dalle imprese. Nel 2011 gli acquisti delle famiglie di servizi finanziari, prevalentemente dal settore bancario, ammontavano a 22,5 miliardi. Di questi, 6,2 miliardi, ovvero circa 250 euro per famiglia, è la cifra sborsata per i servizi che non riguardano l’attivita’ di intermediazione delle banche.

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